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 Notizie utili: Riduci

Revisioni: le auto da controllare nel 2019

 

1° revisione: tutte le auto immatricolate nuove nel 2015

2° revisione e successive: tutte le auto revisionate nel 2017

 

 

 

Dal 1° Gennaio 2000 la cadenza delle revisioni in Italia si è uniformata a quelle stabilite dall’Unione Europea:

 

 

 

Fate molta attenzione

 

La prima revisione deve essere fatta entro la data di emissione della carta di circolazione ( libretto).

 

La seconda, e tutte le successive, devono essere fatte entro l’ultimo giorno del mese in cui è stata effettuata la revisione precedente (ad esempio, se l’ultima revisione è stata fatta il 5 Maggio 2017, la successiva andrà fatta entro il 31 maggio 2019).

 


 



  Bollino Blu 2012

Anche per l'anno 2009 è in atto la Campagna di controllo dei gas di scarico, al fine di garantire i benefici ambientali già riscontrati negli anni precedenti. Come l'anno scorso anche quest'anno non occorrerà più richiedere ed esporre il famoso 'bollino blu' ma basterà essere in possesso della documentazione attestante la regolarità del veicolo, che dovrà essere esibita in caso di controllo da parte degli agenti delle Polizie Locali e degli altri soggetti preposti alle verifiche.

Alla verifica degli scarichi devono sottoporsi gli autoveicoli, pubblici e privati, adibiti al trasporto di merci o di persone dotati di motore a benzina, gpl, metano e diesel immatricolati dal 1° gennaio 1970 al 31 dicembre 2005, mentre quelli immatricolati nel corso del 2006 saranno sottoposti, nel 2010 alla prima revisione prevista dal Nuovo Codice della Strada.

Sono inoltre soggetti al controllo gli autoveicoli immatricolati dal 1° gennaio 2005 che abbiano percorso più di 80.000 km.

Sono esclusi invece gli autoveicoli considerati storici in base ad una circolare della Direzione Generale Motorizzazione del 1990.

Il controllo ha validità annuale per gli autoveicoli immatricolati dopo il  1° gennaio del 1988, e semestrale per quelli immatricolati precedentemente a tale data.

Il costo del controllo, che i titolari delle officine autorizzate dovranno applicare per il rilascio della certificazione, è di € 12,00 I.V.A.  inclusa per i veicoli dotati di unica alimentazione e di € 16,00 I.V.A. inclusa per i veicoli dotati di doppia alimentazione (Bifuel).

 

Parliamo di tecnica: FAP (filtro attivo antiparticolato)


Il filtro attivo antiparticolato è il sistema introdotto da Peugeot per abbattere le emissioni di polveri sottili sui propri modelli in gamma. Il FAP è in grado di ridurre le emissioni di PM10 (polveri sottili) a livelli infinitesimali inferiori a qualsiasi altro standard in commercio e molto vicini allo zero. In breve, circa il 90% in meno rispetto ad una moderna automobile Euro4.

Cosa è il filtro FAP? Non si tratta di un semplice filtro bensì di un sistema applicato sui motori diesel che, rispetto ai motori benzina, presentano il ben noto problema delle polveri sottili (PM10). Nel sistema FAP le emissioni sono filtrate, raccolte e infine bruciate a 550° ogni 500km, liberando il catalizzatore, nel momento in cui l'automobile supera una determinata velocità di crociera. Il filtro FAP si rigenera automaticamente ogni 500-1000 km senza alcun intervento da parte del motore. L'additivo nel filtro può essere sostituito ogni 80mila km, anche se recentemente sono in commercio modelli con filtro antiparticolato funzionante senza alcun additivo. Il Fap ha un'autonomia di 200mila km, più che sufficiente a coprire l'intera vita di un'automobile.

Dove può essere montato il sistema FAP? Sulle nuove automobili diesel. Non è necessario applicarlo sui motori benzina in quanto, questi ultimi, non causano emissioni di polveri sottili.

Chi ha inventato il FAP? La tecnologia di Peugeot è stata introdotta agli inizi del 2000 con la Peugeot 607 e dopo cinque anni registrava più di un milione di vetture prodotte dalla casa francese e dotate di FAP®. Le prestazioni dei motori diesel non cambiano. Il motore HDi FAP di Peugeot mantiene i classici vantaggi del propulsore diesel in termini di minore consumo di carburante e costo inferiore del carburante rispetto alla benzina. In compenso non inquinano l'aria delle città con le micropolveri, dannose tanto per l'ambiente quanto per la salute umana.

Recentemente il sistema è installato su licenza anche in altre marche automobilistiche e molti lasciano presupporre che nella prossima normativa Euro5 ci sarà un ruolo speciale per i filtri antiparticolato e per il FAP. Un ulteriore motivo per consigliarlo a tutti coloro siano in procinto di acquistare una nuova automobile diesel.

Il filtro FAP è obbligatorio? Per il momento il FAP non è obbligatorio con l'omologazione Euro4, sarà probabilmente introdotto con la prossima normativa Euro5. Oggi un'automobile diesel con FAP può generalmente circolare liberamente durante i blocchi della circolazione al pari delle automobile a gas.

NOTA: Il nome FAP è un brevetto PEUGEOT e non si può usare come termine generico. I filtri antiparticolato generici si chiamano DPF (Diesel Particulate Filter).

Fonte Dario Davi      



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